-COSÌ CITTANOVA RESISTETTE ALL’ISIS-

Cittanovese medio, lavoratore, unica certezza nell’incertezza economica, media cultura, rispettabile ma non sempre onesto, viene esposto alla barbara visione di venti uomini in gabbia esibiti come trofei, poche speranze e tanta rassegnazione in volto.
Cambia canale, è l’ora della Durso.

Esterefatto chiedo il perché non provi interesse per la notizia.La risposta è chiara, sincera espressa in un idioma intraducibile nella sua musicalità ma assomiglia ad un ” Che provino ad avvicinarsi“.

Che straordinario popolo é quello Chijanoto: l’Italia ed il mondo intero tremano e guardano impotenti l’avanzare del Califfato, e noi non ci scomponiamo.

Al Bar il giornale poggiato sul bancone dei gelati informa il cliente ignaro sulle minacce dell’ISIS al Vaticano. Parte un sorriso automatico, altra frase intraducibile che si potrebbe sintetizzare poeticamente con “poveri ignoranti“. Sprezzante gira pagina, la politica interna al contrario suscita in lui reazioni di forte sdegno. Ritengo sia doveroso vederci chiaro, mi dirigo in Via Garibaldi. Fermo un passante e domando cosa ne pensa dell’ISIS . Mi risponde come se avessi chiesto se crede agli alieni e anzi mi tranquillizza dicendomi che non arriveranno mai in Calabria. Mi saluta gentilmente e se ne va.

Siamo davvero così ignari ed incoscenti?

No. Conviviamo ormai da duecento anni con un gruppo organizzato, armato, con enormi disponibilità economica, spietato e sanguinario con un nome ben più lungo, l’ISIS a confronto è un fenomeno passeggero. Allora siamo tutti mafiosi? Assolutamente e fermamente no. La Calabria non teme il terrorismo internazionale, perché ha abbracciato meglio di altrove le comunità Islamiche vere, le ha integrate nel tessuto sociale, noi gli Islamici li conosciamo, e non tagliano le teste ai dissidenti, non si fanno esplodere e non vietano alle roprie figlie di frequentare i ragazzi.

Siamo concreti noi, non ci facciamo distrarre dai telegiornali: la n’drangheta uccide senza fare comunicati stampa né tantomeno tweet. Vi è una straordinaria forza nei Calabresi: abbiamo detto il nostro secco “no” alle N’drine e abbiamo combattuto per riavere le nostre città quartiere dopo quartiere, tutto senza aiuti NATO.

Cittanova, Piana di Gioia Tauro: abbiamo vinto la paura della Mafia figuriamoci dell’ISIS, pronti a difendere con i denti questo pezzo di terra lambito dal mare e arricchito dalla storia: gli ultimi partigiani siamo noi.

Commenti

  1. Betta

    Io credo che i Calabresi spesso tendano a pensare di vivere sotto una campana di vetro…tutto ciò che accade al di fuori dei confini della Calabria è come se non li toccasse. Ci sarebbe un gran bisogno di presa di coscienza!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.